Imbalsamare fiori come può essere una rosa è un processo che esiste da molti secoli ma che solo negli ultimi decenni è divenuto davvero alla portata di tutti con la diffusione di materiali che riescono anche con una certa facilità ad “immobilizare” la presenza floreale nel tempo, di una bellezza che naturalmente è portata a durare pochi giorni al massimo.
Oggi potremo capire come imbalsamare una rosa, seguendo un processo decisamente semplice, che porta all’utilizzo di vari materiali, alcuni anche di uso comune. L’imbalsamatura è un processo simile, in qualche modo “parallelo” alla procedura che porta ai fiori secchi, che però sono più delicati e quindi non costituiscono la stessa cosa. Come imbalsamare le rose?
Il processo di stabilizzazione
La rosa è forse il fiore più simbolico, in senso assoluto identifica la passione, il sentimento o l’amore e trova una enorme diffusione sotto vari punti di vista, anche se oggi esistono più di 300 tipi di rose, tra quelle selvatice a quelle coltivate e soggette a varianti e selezioni specifiche, sicuramente la rosa Canina, in Italia la più diffusa, oltre alla Gallica e tante altre.
Il processo di imbalsamatura per i fiori come le rose viene chiamato stabilizzazione e rispetto a quello che possiamo pensare, seppur duraturo rispetto al processo di essicazione, non è “eterno” ma può durare diversi anni se viene effettuato a modo e con gli strumenti giusti. Di fatto il fiore resta in una sorta di “stasi”, ed essendo reciso, questo non è vivo ma “sembra” tale.
Come imbalsamare la rosa
Per stabilizzare e quindi imbalsamare la rosa bisogna concepire un materiale che può essere il gel di silicio o anche la comune paraffina delle candele, sostanzialmente la cera, scegliendo però una dal colore quanto più neutro possibile, possibilmente trasparente o quasi, così da non andare ad influenzare il fiore nel suo aspetto finale.
- Selezionare la singola rosa o il gruppo, eliminando il fogliame in eccesso ed accorciando lo stelo di 2-3 cm
- Dopodichè togliere con un panno leggermente inumidito lo sporco potenzialmente accumulato sul fiore
- Separatamente basta sciogliere una candela a bagnomaria in un contenitore d’acqua fino alla sua completa fusione
- Su una teglia pulita piatta appoggiare il fiore e lentamente far aderire la cera leggermente raffreddata
- Dopo pochi minuti possiamo girare il fiore con un bastoncino ed eliminare la cera in eccesso con delle pinzette
Il periodo migliore per fare le rose imbalsamate / stabilizzate è quello estivo o primaverile, in particolare quando l’umidità ambientale è ridotta. Va ricordato che seppur duraturo questo metodo anche se ben effettuato non è eterno ma può durare diversi anni. Come prenderesi cura di una rosa imbalsamata? Non sottoponendola a stress fisici particolari.
Evitando assolutamente di sottoporla a condizioni di umidità, mai bagnarla o pulirla con detergenti o acqua, meglio fare ricorso semplicemente ad un pennello morbido per togliere la polvere e mantenerla anche lontano dalla luce. In questo modo, con un po’ di esperienza possiamo realizzare un mazzo di rose imbalsamate magari scegliendo varie gradazioni di cera.